Quale è il vero segreto di Otranto e del suo territorio?
Quale filrouge lega le simbologie neolitiche della Grotta di Porto Badisco con i simboli sacri del Mosaico della Cattedrale di Otranto?
Domenica 6 agosto 2017 presso l’agriturismo Grotta dei Cervi di Porto Badisco il prof. Francesco Corona, ricercatore e studioso del Mosaico di Otranto, ha animato una originale serata culturale dal titolo:
Suggestioni ed analogie tra Mosaico di Otranto e pitture rupestri della Grotta dei Cervi di Porto Badisco
È quasi certo che i monaci del monastero basiliano di San Nicola di Casole, autori del mosaico pavimentale della cattedrale di Otranto (1165), conoscessero i pittogrammi in guano di pipistrello ed ocra rossa della vicina grotta dei Cervi, situata nei pressi dell’approdo naturale di Porto Badisco, sito marino che costituiva uno dei principali moli di attracco per le attività ittiche del monastero.
Molte complesse simbologie della Grotta dei Cervi possono relazionarsi con le simbologie sacre del mosaico di Otranto.
Per altro le stesse suggestive tecniche ascetiche esicaste dei monaci di Otranto sono basate sul concetto di PHOSFEMA e sono pertanto riconducibili ad alcune immagini presenti nella grotta.
Durante l’incontro verranno chiariti, in una originale presentazione multimediale espositiva, molti aspetti simbolici dei due differenti OPUS MISTERICI.