Fineterra2014: “District 913”, inaugurata la mostra di Giorgio De Finis

E’ stata inaugurata questo pomeriggio all’interno della Chiesa di San Francesco della Scarpa, la mostra di Giorgio de Finis dal titolo District 913, con opere di Giovanni Albanese, Paolo Assenza, Danilo Bucchi, Paolo Buggiani, Pablo Echaurren, Carlo Gianferro, Veronica Montanino, Cristiano Petrucci, Maurizio Savini, Michele Welke e dello stesso De Finis.
La rassegna rientra a far parte della III edizione di Fineterra 2014, la manifestazione itinerante promossa dalla provincia di Lecce attraverso l’istituto di culture mediiterranee, in collaborazione con We-Women for Expo e con la direzione artistica della giornalista Monica Maggioni, sul tema “Donne che nutrono il mondo. Il femminile nell’arte e nella cultura del Mediterraneo”.
Realizzata in collaborazione con il MAAM Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz città meticcia, la mostra è un percorso alla ricerca di quelle esperienze artistiche che hanno trattato o vissuto lo sradicamento dell’emigrazione trasformandolo nell’oggetto della loro creatività.
Il Museo dell’Altro e dell’Altrove è il terzo museo di arte contemporanea di Roma. Nato nel 2012, al termine del cantiere etnografico, cinematografico e d’arte Space Metropoliz, il MAAM è un progetto di Giorgio de Finis, in collaborazione con i Blocchi Precari Metropolitani e gli abitanti di Metropoliz.
Contro-dipositivo e opera situazionista e relazionale, il MAAM si pone in concorrenza con le grandi istituzioni museali italiane e della capitale (il MAXXI e il MACRO), facendo della sua perifericità, della sua totale assenza di fondi, della sua non asetticità (il MAAM è un museo abitato, “reale”) il suo punto di forza. Avviando un nuovo virtuoso rapporto tra arte e città e tra arte e vita, il Metropoliz si sta dotando, grazie al MAAM, di una pelle preziosa e di una collezione, che l’aiuteranno a proteggersi dalla minaccia sempre incombente dello sgombero coatto. Il MAAM si prefigge di trasformare l’intera fabbrica occupata in un super-oggetto e in un soggetto d’arte collettiva.
La mostra sarà aperta al pubblico con ingresso gratuito sino al prossimo 30 gennaio 2015.

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