Questa mattina abbiamo visitato il Museo di Borgo Terra di Muro Leccese, la più grande città di origine messapica del Salento.
Il museo, inaugurato nel maggio del 2002, ha sede al primo piano del Palazzo del Principe in Piazza del popolo, nel cuore del centro storico di Muro.
Dagli scavi archeologici e dagli studi effettuati dall’Università del Salento e dalla soprintendenza archeologica della Puglia sono stati portati alla luce numerosi reperti che ora sono diventati patrimonio accessibile a tutti.
Il museo mira infatti a valorizzare la storia del centro urbano del comune di Muro Leccese relativa al periodo medioevale attraverso la ricostruzione della storia, della vita sociale e dei rapporti economici della cittadina.
All’interno del museo si possono ammirare numerosi reperti in ceramica, legno, vetro, monete d’argento che sono frutto degli scavi, o che sono stati acquistati o ancora che appartengono a privati cittadini.
Troviamo anche un plastico che riproduce il borgo medioevale di Muro Leccese, oltre a numerosi pannelli illustrativi che indirizzano il visitatore nelle diverse fasi storiche che il borgo ha vissuto.
Scendendo per i sotterranei di Palazzo del Principe è possibile scorgere un pozzo, alcune vasche olearie e le prigioni.
Proprio quest’ultime meritano particolare attenzione: sono ricoperte infatti da numerosi graffiti che ritraggono figure animali e umane. In un angolo, si conserva una latrina incassata nel muro, mentre l’acqua per i prigionieri era fornita da una canaletta presso la piccola finestra che apriva sul fossato.
Numerose le testimonianze della presenza turca all’interno del museo Borgo terra di Muro Leccese: la più importante è di sicuro un elmo da combattimento in ferro del 1500.
Il museo Borgo Terra offre sicuramente, un modo diverso per rivivere la storia, toccando con mano i segreti e i ricordi di guerrieri, monaci, contadini, le cui tracce del loro passaggio sono ancora lì, custodite nel Palazzo del Principe di Muro Leccese, per chiunque desideri fare un viaggio nella storia e nel passato di un territorio come il nostro, che ha ancora tanto da raccontare.
2014-11-29