A Nociglia, nella profonda provincia di Lecce, il 13 agosto si festeggia il santo che non esiste: lo chiamano Santu Donnu e la sua statua è arrivata nel 1949 nel paese, cuore del parco rurale dei Paduli. Da allora viene portata in processione dal centro di Nociglia alla località Fontana con una modalità poco formale: la statua del santo sistemata su un’ape, una processione di biciclette la seguono nella sua corsa verso le campagne.
La chiesa ufficialmente non lo riconosce, ma il parroco del paese acconsente alla tradizione goliardica celebrando un momento di preghiera fra gli uliveti. Da alcuni anni la vecchia tradizione campestre del santo che non esiste è stata ripresa dall’associazione Terrikate, che organizza la processione goliardica, il momento parareligioso e la festa campestre a seguire: impatto zero, con le luminarie fatte di led e “cannizzi”, compostaggio ovunque e misure di compensazione ambientale della Co2 emessa. La festa gastronomica è ovviamente prodotti del territorio,, provenienti dalle campagne comprese nel parco dei Paduli: una realtà che è stata partorita dall’Unione dei Comuni “Terre di Mezzo”, incubata dal Lua e accudita dalle numerose associazioni del territorio: oggi produce non solo olio dop e ortaggi bio ma anche cultura rurale e identità agreste. Un pezzo di quell’identità è Santu Donnu, il santo che non esiste che viene festeggiato nella città che non c’è.
2014-08-14