Un’escursione fra Tricase, Andrano, Marittima e Castro a bordo del Caicco dalle due vite: nella prima vita natante senza nome che scaricò sulla costa del Salento 98 migranti curdi in fuga dalla guerra; nella seconda vita, una delle poche navi-scuola di vela latina del Mediterraneo.
A bordo del “Portus Veneris”, oltre all’equipaggio dell’associazione tricasina Magna Grecia Mare troviamo infatti una dozzina di bambini che stanno imparando l’antica arte della vela latina, diffusa nel “mare nostrum” da oltre un millennio e che stava per scomparire agli inizi degli anni ’80.
Nel tour sul mare sferzato dalla tramontana, il Caicco di Tricase scorta anche una piccola processione in mare: quella della Madonna di Costantinopoli, venerata a Marittima di Diso, la cui barca esce dal porto di Andrano, vira all’altezza di Castro e raggiunge la suggestiva insenatura dell’Acquaviva per continuare la processione a terra.
Il pomeriggio sull’imbarcazione a vela finisce con il rientro nel porto di Tricase, dove l’associazione Magna Grecia Mare ha la sua sede e conduce le sue attività di valorizzazione della tradizione marinara.
Da ambasciatore di guerra e disperazione, il “Portus Veneris” è diventato un simbolo di pace e di vita: ecco le due vite del Caicco di Tricase, il cui destino si spera sia simile a quello del mar Mediterraneo.
2014-08-07