Approdi: alla doppia personale del Castello di Acaya si aggiunge Miki Carone

Radici che si incontrano, linguaggi e approcci dissimili che cercano di ritrovarsi in un terreno comune, quello delle sale di un maniero antico arroccato saldamente nella terra rossa del Salento, all’interno di un borgo fascinoso come Acaya. Spazi carichi di memorie ataviche, architetture connotate, sinergie già avviate e in progress. E poi uno scontro tra titani, quelli scolpiti e dipinti, naturalmente, nel segno di un confronto fecondo di sollecitazioni, nel nome di Eva Caridi e Bogumil Ksiazek, i due artisti protagonisti di un percorso espositivo corale, frutto di lunghi dialoghi tra il Salento e Atene, Corfù e Cracovia, in una dimensione dialogica che certamente proseguirà nei progetti futuri già in cantiere.
“Approdi” è la doppia personale degli artisti Eva Caridi e Bogumil Ksiazek, cui si aggiunge a partire dalla fine di agosto Miki Carone, il celebre artista pugliese che abbiamo incontrato oggi durante l’allestimento della sua installazione.
“Approdi” è questo e tanto altro ancora. Una parola che si presta a letture multiple, così come sfaccettate sono le visioni che s’intervallano in questo continuo rincorrersi di generi, temi, concept e dialoghi tra gli artisti.
 La mostra, a cura di Lorenzo Madaro, visitabile fino al 30 settembre, è promossa dall’Istituto di Culture Mediterranee della Provincia di Lecce, in collaborazione con l’associazione culturale no profit A100Gallery di Nunzia Perrone, l’associazione Neos Kiklos Kostantinoupoliton e il museo Museo Kastritio di Atene.

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