L’universo di Pier Paolo Pasolini in mostra al Carlo V di Lecce

Vi mostriamo in anteprima la mostra ” L’universo di Pier Paolo Pasolini”, che verrà inaugurata a Lecce questo pomeriggio alle 18.30, al primo piano del Castello Carlo V. L’esposizione curata da Gianni Canova resterà aperta fino al 2 novembre ed offre la possibilità di conoscere la vita e le opere del cineasta italiano che ha goduto di granda fame a livello internazionale.
La mostra — che si inserisce all’interno della programmazione per la candidatura di Lecce Capitale europea della cultura 2019 – è promossa dal Raggruppamento Temporaneo di Imprese Theutra, Oasimed e Novamusa, con il patrocinio del Comune di Lecce ed è curata da Gianni Canova, Silvia Borsari e Paola Rampini e ideata da Ventundodici Srl.
All’interno del percorso-mostra saranno presenti una selezione di film, fotogrammi accostati alle riproduzioni delle opere citate, libri di poesia e di narrativa, documentazione video, audio e radio, le canzoni scritte da Pasolini e interpretate da Aisha Cerami, figlia del celebre sceneggiatore scomparso lo scorso anno. Non mancheranno le testimonianze della sua carriera pittorica e una raffinata selezione di scatti del fotografo Roberto Villa che ha immortalato il backstage del film “Il fiore delle mille e una notte” seguendo Pasolini durante le riprese.
Ogni sabato verrà proiettato un film, tra quelli citati in mostra. Si inizia il 28 giugno alle 20 con Comizi d’amore (1965) e poi con cadenza settimanale si potrà assistere a Mamma Roma (1962), Decameron (1971) e Il fiore delle mille e una notte (1974).
Sotto il segno della contaminazione pasoliniana cadono tutte le convenzioni storico-artistiche che suddividono le arti dal cinema, la cultura alta da quella popolare e il passato dal contemporaneo. In Pasolini si ricongiungono tutte le arti e si schiudono nuovi ragionamenti e punti di vista alternativi ricchi di una sorprendente immediatezza.
Pasolini ha sempre suscitato scandalo avviando dibattiti e confronti: questa mostra intende riaprirne alcuni offrendo un nuovo e suggestivo punto di osservazione, anche più d’uno se si considera l’ecclettismo pasoliniano: la sua vita è costellata di sperimentazioni e fortunate collisioni stilistiche, come in un gioco di ruolo Pasolini è un poeta che gira film, un regista che rinnega la televisione, un romanziere che scrive articoli, un giornalista che fa critica letteraria, un regista che dipinge ottenendo sempre risultati di un’originale bellezza.
I suoi film sono ricchi d’inquadrature pittoriche che manifestano la sua predilezione per Giotto, Leonardo, Mantegna e Rosso Fiorentino. In queste scelte è forte l’eco degli appunti presi durante le lezioni universitarie di storia dell’arte di Roberto Longhi.

All’incontro riservato alla stampa hanno preso parte Luigi Coclite, Assessore Cultura, Turismo e Marketing del Comune di Lecce, Silvia Borsari e Paola Rampini, curatrici dell’esposizione.

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