Salento apArte – 2a puntata – Giovanni Rollo
video e montaggio di Fabrizio Palombella e Lucio Toma
a cura di Pompea Vergaro
info: fabrizio.palombella@virgilio.it lucio.toma0@gmail.com redazione@corrieresalentino.it
Il percorso della personale dell’artista Giovanni Rollo è segnato da opere scultoree e pittoriche dove l’artista “abilmente immerso nella sua Opera, accompagna lo spettatore in un cammino silenzioso e mistico, ma non solo, è anche filosofico, storico e mitico, anche se il filo conduttore è la Bibbia, alla scoperta di quei sentimenti che conducono verso una dimensione di conoscenza e di ammirazione. Una creatività che coinvolge tutti i sensi. L’artista racconta il luogo spirituale e reale che si traduce nel rapporto madre e figlio che ha attraversato e attraverserà i secoli.
Egli prova a idealizzare la madre attraverso un gesto mistico, ossia nella figura di Maria, simbolo della madre, emblema, per eccellenza, della religione cattolico- cristiana, alla quale egli è fermamente e fervidamente legato.
È qui che l’arte di Giovanni Rollo preme e si impone in segni slanciati quasi a voler cercare una sorta di impalpabilità in quella materia che lo tiene legato alla terra, ma che gli è indispensabile per dispiegare tutta la sua forza creativa.
Giovanni Rollo scolpisce con finezza e leggerezza quando utilizza il legno, sorretto da legami atavici, capaci di suscitare intense suggestioni tattili e visive.
Nello stesso tempo egli possiede una mano ferma e braccia forti e vigorose, cariche di energia vitale, capaci di estrarre e modellare opere di forte tensione intrinseca, sia dalla dura materia del ferro e dell’ottone e del vetro sia da quella più malleabile dell’argilla; elementi che egli sperimenta, non disdegnando, nello stesso tempo, di riciclare oggetti quotidiani, a seconda delle sue necessità artistiche: diversi materiali in differenti modalità, in un continuo divenire come lo è la vita stessa.
Lo scultore ci chiarisce che ogni nascita è sempre una “metamorfosi” che accade nel grembo di ogni donna e, in quanto tale, misteriosa, mistica e irripetibile.
Egli lavora con onestà e semplicità dispiegando lungo la sua esistenza quel rapporto intimo con la propria madre”.