Chiude la Banca d’Italia a Lecce e i lavoratori di vigilanza hanno paura per la loro incolumità

Hanno protestato davanti alla sede della Prefettura di Lecce. Sit-in anche per i lavoratori della vigilanza che si occupano del trasporto valori presso la filiale della Banca d’Italia della provincia salentina. Al loro fianco tutti i sindacati della categoria: Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil, Cisal e Ugl. La sicurezza e l’incolumità dei lavoratori stessi alla base della manifestazione, ma anche il rischio che non siano mantenuti gli attuali livelli occupazionali. La Banca d’Italia ha deciso infatti, per una riorganizzazione territoriale e funzionale, di chiudere la sede di Lecce e di veicolare le operazioni di prelievo e versamento di consistenti quantità di valori presso la sede di Foggia. Questo significherà per gli istituti di vigilanza, non solo percorrenze di circa 600 chilometri complessivi, con tutti i pericoli che i lavoratori rischiano di correre. Forte preoccupazione è anche manifestata dai sindacati di categoria per i posti di lavoro, messi in discussione a causa anche del considerevole aumento delle spese che le aziende della vigilanza dovranno affrontare. Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil, Cisal e Ugl chiedono al Prefetto la convocazione di un tavolo, a cui partecipino tutti gli istituti di vigilanza e le associazioni rappresentanti dei datori di lavoro, al fine di affrontare la problematica del settore. Tra queste c’è anche la non trascurabile questione del rinnovo del contratto nazionale del settore che, come denunciato più volte dai sindacati, è fermo ormai da 40 mesi.

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