Anche a Lecce la scuola si mobilita e protesta contro le politiche del Governo Berlusconi

Come in 90 piazze d’Italia, anche a Lecce il mondo della scuola si è mobilitato per manifestare il proprio dissenso nei confronti delle politiche del Governo Berlusconi ed, in particolare, del Ministro Gelmini. Un lungo corteo formato da scolaresche provenienti da tutta la provincia, ha attraversato le strade principali del capoluogo salentino, innalzando striscioni con messaggi chiari e forti e cori a voce alta. “A contare sono i potentati economici che decidono i ritmi di consumo e inquinamento del pianeta, che impongono all’Italia una finanziaria di lacrime e sangue lasciando libere le speculazioni sui mercati. A contare è il ministro Tremonti. In questi anni abbiamo contato tutti i miliardi di euro che ha tolto a scuole e università pubbliche, al diritto allo studio, ai trasporti per gli studenti e all’edilizia scolastica. Queste ingiustizie pesano sulla testa dei popoli, in particolare degli studenti destinati alla precarietà. Come sta avvenendo in tutto il mondo, dal Cile al Maghreb, dalla Grecia alla Spagna anche in Italia è venuto il momento di ricominciare a mobilitarci nelle scuole. Da oggi costruiremo nelle città di tutta Italia mobilitazioni per riprenderci la possibilità di decidere, di cambiare le cose, di contare davvero. Non ci fermeranno i palazzi vuoti del governo, ormai pieni solo di corruzione e autoritarismo: Vogliamo aprire una stagione non solo di lotte, ma di vittorie. In questo tempo di crisi noi possiamo vincere e riprenderci tutto. Vinceremo le nostre lotte nei territori e nelle città, contando ogni passo fino all’infinito”. Questo il messaggio lanciato da piazza Sant’Oronzo dai giovani studenti salentini.

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