Articolo21: a Bari, allo sciopero generale della Cgil, la voce dei lavoratori contro Berlusconi

Un lungo, lunghissimo corteo rosso ha sfilato il centro del capoluogo pugliese, come avvenuto in cento altre città d’Italia. Anche a Bari lo sciopero generale della Cgil ha mobilitato migliaia e migliaia di lavoratori, giovani, pensionati, precari, disoccupati e sindaci. Erano in tanti, più di diecimila. Una sola voce, tra le bandiere rosse, che si è alzata contro la manovra finanziaria del Governo. In testa al corteo, partito da piazza Castello per arrivare poi in piazza della Repubblica, i braccianti della Masseria Boncuri di Nardò. Sul palco il “compagno Ivan”, così è stato definito, ha portato la lotta di questi immigrati contro il caporalato e lo sfruttamento. Dal Salento ben 17 pullman sono partiti, con a bordo i lavoratori in cassa integrazione dell’Adelchi, i metalmeccanici, i lavoratori della Bat, della sanità, della pubblica amministrazione. Ognuno rappresenta una storia difficile, vertenze che durano da anni senza alcuna soluzione. Tutto questo è stato portato nella piazza di Bari ed unito alle “vite precarie” di lavoratori di tutte le altre province pugliesi. Noi di SalentoWebTv abbiamo ascoltato la loro voce e raccolto le loro testimonianze nel nostro reportage di Articolo21.

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