Una città nella città la piccola realtà di piazzale Siena nel quartiere Stadio del capoluogo salentino.
Una città che racconta il disagio del silenzio e dell’indifferenza. Un ‘non luogo’ nascosto tra le righe di una diffusa fierezza che narra, invece, le gesta di un territorio che ostenta sviluppo mentre si rivela arretrato e antiteticamente florido.
Interi spazi lasciati in balia di intemperie e dissesto, piccoli parchi che si degradano giorno dopo giorno sempre più, bambini che non hanno una panchina per sedersi, che non possono neanche giocare a biglie perché si disperderebbero nelle crepe di strade consumate e mai risanate.
Si rincorrono a volte, come tutti i bambini dovrebbero poter fare, ma rischiano la vita e i genitori li fermano perché non hanno fatto in tempo a coprire tutti i tombini di quell’area che sarebbe dovuto essere il loro parco giochi.
Sono questi i veri crimini del nostro tempo e si compiono dietro le quinte di realtà immaginarie perché è più semplice vedere e tacere, perché sono verità troppo scomode da portare alla luce, perché, per una volta, dovremmo risalire alla radice del problema e capire che forse è anche un po’ colpa nostra.
Progetti e prospettive di risanamento e riqualificazione urbana sono all’ordine del giorno, le amministrazioni ne fanno bandiera e promettono un futuro migliore a volte, però, troppo lontano, troppo intangibile.
E passano i mesi, volano gli anni, e i nostri bambini intanto sguazzano tra i rifiuti, tra i materiali di risulta di quelle imprese che quante volte cominciano un lavoro per poi lasciarlo a metà.
2010-10-13