Benvenuti alla terza puntata di ArtOff. Questa settimana si è volto lo sguardo su le opere di Maurizio Muscettola e la sua pittura caratterizzata da una forte componente affettiva e mnemonica che spinge l’artista a riflettere continuamente su se stesso e a ricercare nel passato le tracce del futuro. Attraverso complessi giochi di luci e di ombre, Muscettola riesce ad aprire squarci sulla tela come se fossero finestre incantate della memoria, flashback che appaiono in un attimo e assumono contorni ben definiti, a volte iperrealistici, per sfumare lentamente man mano che ci si allontana dal centro e si va ai margini della tela, dove il colore perde consistenza e dà l’impressione della vaghezza, peculiarità essenziale della memoria che assembla particolari concetti e non immagazzina intere immagini. Ma se tutta la realtà è vista attraverso la patina del sogno e del ricordo, va anche detto che tale realtà diventa testimonianza, oggetto emblematico, segno pietrificato dell’esistenza individuale e dell’essere dell’umanità stessa. La sua mostra sarà aperta al pubblico fino al 19 giugno presso il Castello Carlo V.
2010-06-10