Ecco la mano bionica salentina, l’unica protesi mioelettrica d’arto superiore, cioè attivata dagli impulsi muscolari del soggetto che la indossa, caratterizzata sia da grande semplicità di utilizzo che da elevata robustezza e un costo sostenibile per l’utente finale. Tutto ciò è reso possibile da un meccanismo brevettato a livello europeo, che sfrutta un’intelligenza meccanica unita all’utilizzo di un algoritmo di AI proprietario. Ad idearla è BionIT Labs, giovane startup salentina che in questi giorni ha chiuso un round di investimento di 3,5 milioni di euro guidato da CDP Venture Capital sgr (attraverso il Fondo Italia Venture II Fondo Imprese Sud) e Fondo per la Ricerca e l’Innovazione RIF gestito da Equiter e dedicato alla ricerca e all’innovazione nelle regioni del Mezzogiorno.
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