Pensava che lui fosse l’uomo della sua vita, colui che l’avrebbe amata e difesa contro tutto e tutti. Lui si rivela invece il suo carnefice. “Rossella”, nome di fantasia, ci racconta il dramma familiare durato dieci anni e fermato dai figli che per troppo tempo hanno visto la madre massacrata di botte dal padre. Solitudine, paura, umiliazione, senso di colpa e impotenza, depressione. Questi i sentimenti che Rossella e tantissime donne sentono ogni giorno all’interno della propria famiglia. I dati che il Centro Antiviolenza “Renata Fonte” illustra sono sconcertanti: sempre più casi, sempre più richieste di aiuto, sempre più violenza all’interno della propria famiglia.
2010-11-23