Il giornalista di Rai1, Attilio Romita, parla ai nostri microfoni della necessità di regolamentare l’informazione basata sulle intercettazioni telefoniche. Parla di malcostume giornalistico che può rovinare la vita di persone pubbliche, raccontando aspetti della vita privata che poco hanno a che fare con il ruolo istituzionale. E sottolinea che l’informazione alla Rai è sempre stata libera. Romita poi ritiene “originale” la protesta dei colleghi del Tg3 contro le decisioni della Rai di fare a meno di trasmissioni come Anno Zero di Michele Santoro e Parla con me di Serena Dandini e difende il Direttore Generale Mauro Masi, mandato a quel paese in diretta da Santoro in modo “ingiustificabile”.
2011-10-08