Coincenerimento cdr alla Colacem di Galatina: inquinamento od opportunità?

La delibera, approvata all’unanimità in Commissione Ambiente e presentata in consiglio provinciale dai consiglieri Marra e Polimeno sulla questione Colacem di Galatina, ha acceso il dibattito in Provincia di Lecce, chiamata a manifestare la propria volontà politica contraria nei confronti dello stabilimento Colacem di Galatina che attende l’approvazione del progetto per il coincenerimento di combustibile derivato da rifiuti. Una prospettiva che preoccupa non poco, non solo gli abitanti di Galatina, ma quelli di tutti i paesi dell’hinterland, ovvero Sogliano Cavour, Cutrofiano, Corigliano D’Otranto e Soleto. Un problema questo, giunto sul tavolo dell’aula consiliare di palazzo dei Celestini, non indifferente. Perché se da un lato c’è la paura di ulteriore inquinamento atmosferico e le sue conseguenze sulla salute dei cittadini e dell’ambiente, “dall’altro –come ha sottolineato la senatrice Adriana Poli Bortone di Io Sud- sarebbe meno costoso e meno dannoso bruciare Cdr a Galatina. Verrebbe 4 euro a tonnellata anziché i 73 euro spesi per trasportare il compostaggio da Cavallino a Massafra. In più bruciare il 30% di cdr porterebbe a diminuire la quantità di carbone attualmente incenerito, da 100% a 70%. E questo farebbe abbassare anche le emissioni di diossina”.

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