Alla scoperta della grande bellezza, per raccontarne sfumature, dettagli, e per stupirci del patrimonio che ci circonda.
E’ questo il senso della terza edizione della Faimarathon, che si è svolta questa mattina a partire dalle ore 10,15 in oltre 120 piazze italiane, tra cui naturalmente, la nostra bellissima Lecce.
Un’emozionante giornata da turisti a casa nostra, per ammirare le bellezze architettoniche e culturali del nostro barocco, la sua storia, le nostre tradizioni.
Una passeggiata non competitiva, una maratona con gli occhi, in una domenica di metà ottobre dalle temperature estive: appuntamento al Must, questa mattina per il ritrovo di gruppo, e poi di corsa verso la prima tappa, Piazza Sant’Oronzo e la sua colonna sormontata dalla statua del vescovo della città di Lecce, che in atto di benedizione, domina l’intera piazza.
Seconda tappa è stata invece, la bellissima e suggestiva Basilica di Santa Croce, l’emblema più importante del barocco leccese, tanto da essere menzionata nei libri di storia dell’arte, che insieme all’antico ex-Convento dei Celestini, è uno dei maggiori complessi architettonici della città.
Ci siamo poi spostati per la terza tappa del nostro tour in Corso Vittorio Emanuele per visitare la Chiesa di Sant’Irene, esempio più importante dell’architettura controriformata leccese. La leggenda vuole infatti che Irene vissuta nel X secolo d.C., nipote dell’imperatore Costantino, fu rinchiusa dopo la sua conversione al cristianesimo, in una torre, per essere infine decapitata, diventando così vergine martire.
Sant’Irene è stata patrona di Lecce fino al 1656, poi fu sostituita da Sant’Oronzo grazie all’attribuzione della guarigione dei salentini dalla peste.
Quarta tappa è stata mentre, il Duomo, nella bellissima Piazza che da esso prende il nome, per poi recarci in via dei Perroni, per ammirare lo splendido Palazzo Perrone che racchiude in una nicchia, il busto in pietra raffigurante il Sant’Oronzo affacciato sul prospetto della casa in segno di ringraziamento.
2014-10-12