Commenti sulla sospensione della lapidazione di Sakineh

Servizio di Ilaria Lia – Lapidazione sospesa, ma destino segnato. Questo il commento più comune tra la gente che, in questi giorni, ha seguito, col fiato sospeso la vicenda di Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna iraniana di 43 anni, condannata a morte con l’accusa di adulterio e concorso in omicidio del marito.
A muovere il governo iraniano per questa decisione pare siano state le pressioni internazionali, gli appelli dei due figli della donna, supportati dalle organizzazioni per i diritti umani e da varie personalità di tutto il mondo. Ma l’agonia di Sakineh continua. L’auspicio di tutti è che si continui a difendere la vita di Sakineh e di tutti coloro che attendono il giorno della loro pena capitale.

Condividi: