Ecco il Lecce dei Tesoro con il primo goal chiamato Chevanton

Si può e si deve ricominciare. Non importa da dove, se serie B o più in giù, nella Lega Pro, l’obiettivo è rialzarsi e continuare a correre. Tra le innumerevoli difficoltà, i buoni propositi non mancano per far splendere nuovamente il Lecce e dare nuovo entusiasmo ai tifosi salentini amareggiati e delusi. E la famiglia Tesoro, consapevole di avere tra le mani un’eredità pesante, cerca di lanciare un messaggio positivo richiamando, a tempo indeterminato, Ernesto Javier Chevanton. Primo effetto a sorpresa, una boccata d’ossigeno che commuove lo stesso giocatore. Lui piange davanti le telecamere e rivela di essere felice e determinato a riportare, insieme ai compagni, la squadra giallorossa dove deve stare, in serie A. Per un momento si mettono da parte i brutti ricordi legati al calcioscommesse e alle attese conseguenze che avranno il sapore amaro, come quando un goal arriva all’ultimo minuto e cambia il risultato della partita. Savino e Antonio Tesoro, padre e figlio, originari di Bari, con una sana e sfrenata passione per il calcio e da sempre legati alla città di Lecce, assicurano il massimo impegno e precisano: “Siamo carichi e non abbiamo paura di misurarci con la famiglia Semeraro. Faremo i giusti investimenti per ottenere buoni risultati, nonostante il periodo sia difficilissimo. Innanzitutto vogliamo recuperare il rapporto con i tifosi, il loro entusiasmo è il motore che fa muovere tutti i giocatori in campo. Per questo seguiremo lo stesso iter della Roma per permettere a tutti i nostri tifosi di essere con noi, anche senza la tessera del tifoso”. Dopo il terremoto, quindi, le scosse di assestamento e le operazioni per ricostruire un castello venuto giù. Le certezze ci sono e si chiamano Benassi, Esposito, Giacomazzi, Mazzotta, Del Vecchio e Falcone. Resta ancora in dubbio Di Michele. Nel frattempo scrematura nell’organigramma della società e una squadra di osservatori di base che recluteranno nuove leve dal terreno fertile della Svizzera, Repubblica Ceca, Slovenia, Argentina e Africa.

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