Flop Imu e casse prosciugate: Comune di Lecce verso il collasso?

Non c’è tempo da perdere, la situazione è difficile e le prospettive non sono rosee. A pesare sulle casse comunali è stato il flop Imu, ovvero le previsioni fatte dal Governo Monti sugli incassi erano “eccessive, macroscopiche e con margini di errori ampissimi” dichiarano Perrone e l’assessore al bilancio Attilio Monosi. Lecce, che ha ottenuto solo un terzo dell’Imu prevista. “Siamo in una situazione di tensione finanziaria -lamenta Perrone- e, se lo scenario non dovesse cambiare, è chiaro che persisterà una situazione di emergenza per il Bilancio Comunale. Condizione che fronteggeremo, pur consapevoli di ciò che sarà possibile fare. Attendiamo di sapere se il Governo intenderà porre rimedio all’ingiustizia che ha colpito la nostra città, magari anche anticipando il rientro delle somme previste per ottobre e pari a circa 8 milioni di euro. Non c’è al momento il concreto rischio che gli stipendi dei dipendenti comunali non vengano pagati, ma se la situazione resterà questa, è certo che nei prossimi mesi potrebbe esserci una crisi di liquidità”. Riassumendo in cifre: il Comune di Lecce nel 2012 ha subìto tagli ai trasferimenti statali per circa 14 milioni e 500 mila euro rispetto al 2011. Già nel 2011 i trasferimenti erano stati ridotti di circa 3 milioni e 400 mila euro rispetto all’anno precedente. Sulla base di una valutazione ministeriale, la cui legittimità sarà oggetto delle nostre verifiche, al Comune di Lecce sono stati tagliati 8 milioni 600 mila euro per superiori incassi Imu previsti rispetto all’Ici 2010. Ma il gettito dell’acconto Imu è stato inferiore alle stime ministeriali, che avevano calcolato per Lecce introiti pari a 29 milioni 600 mila euro, invece dei 10, 7 milioni incassati da Palazzo Carafa per la prima rata, pari al 36,2% delle stesse previsioni.

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