Il decreto Pisanu contro il wi-fi libero. L’opposizione protesta

Nel 2005, il decreto Pisanu fissava una serie di norme antiterrorismo. Una di queste, coinvolgeva il collegamento wi-fi imponendo l’identificazione di chiunque si connettesse senza fili al di fuori dalla propria abitazione.
La norma, prorogata autonomamente di anno in anno nel calderone delle mille altre, impedisce ad attività commerciali come bar, ristoranti, biblioteche, ecc, di mettere a disposizione dei propri clienti, così come invece di norma accade in tutte le altre città europee, una connessione wi-fi libera e gratuita.
Una limitazione che grava sia sui privati che sull’economia generale di un paese, l’Italia, che deve, giorno dopo giorno, mettere nuovi freni ad un naturale avanzamento tecnologico e, conseguentemente, economico.
Basti pensare a tutti quei dispositivi, come e-book, i-pad e tanti altri, che troverebbero naturale declinazione in un collegamento sempre disponibile ed efficiente.
Con ogni probabilità, la norma finirebbe per essere confermata anche per il 2011, se non fosse per la presa di posizione sottoscritta dai gruppi delle opposizioni e da Futuro e Libertà che sarà presentata nella giornata di domani o dopodomani, al massimo, alla Commissione Trasporti.
Ora non resta che sperare nell’abrogazione, abolire una norma unica in tutto il mondo, e ci sarebbe da aggiungere, per fortuna!

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