Dall’avere un corpo all’essere corpo. Tornare alla materia come fonte e legarla ai luoghi fisici come misura d’indagine per l’azione. Il corpo politico che si riappropria con libertà degli spazi attraverso le pratiche della danza.
Presso i Cantieri Teatrali Koreja di Lecce, è stata presentata così OPEN DANCE-IL CANTIERE DELLA NUOVA DANZA, la rassegna dedicata al teatro-danza e alla danza contemporanea organizzata dai Cantieri Koreja di Lecce col sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, in convenzione con la Regione Puglia e con il contributo del Teatro Pubblico Pugliese.
Dal 16 settembre al 16 ottobre 12 appuntamenti fra performances italiane e internazionali, prime regionali, progetti site-specific e coreografia contemporanea. Anche quest’anno l’internazionalità delle proposte e la valorizzazione del territorio come risorsa di talenti, abbracciano il sostegno alla crescita artistica con uno sguardo sempre rivolto ai nuovi linguaggi, alla ricerca e alla sperimentazione.
Performances site-specific e un percorso di fruizione integrata legheranno spazi teatrali e non, al progetto artistico 2016. Il corpo intriso di soggettività, corpo-soggetto che non è solo strumento ma luogo stesso in cui far convergere la passione del gesto e del movimento, rappresenta la centralità dell’atto cui viene sottratta la parola. Il danzatore non interpreta, non recita una parte, ma esiste e comunica attraverso il suo corpo, e con la sua energia vitale rende possibile la con-divisione dell’esperienza con lo spettatore, con cui crea una “comunità del gesto”.
Tutti i dettagli su www.teatrokoreja.it