La Festa della Municeddha 2016 di Cannole (Reportage) | InOnda WebTv

Organizzata dalla Pro Loco Cerceto di Cannole, la FESTA DELLA MUNICEDDHA, da 32 anni, si distingue per importanza e visibilità.
Nata nell’intento di far rivivere le antiche tradizioni locali quali la raccolta e il consumo della lumaca o meglio della municeddha, la manifestazione si caratterizza in qualità di sagra alla quale si aggiungono le peculiarità tipiche di una vera e propria festa popolare.

La scelta della Pro Loco di configurare l’evento come festa è motivata dal legame stretto nei secoli tra Cannole e la lumaca, chiamata in forma dialettale municeddha. L’importanza che la lumaca riveste per il paese è suggerita dallo stesso appellativo attribuito ai cittadini di Cannole: cuzzari, che corrisponde a raccoglitori di cozze, un chiaro riferimento alla pratica del cogliere lumache per i campi. La forza della Festa della Municeddha, risiede, di conseguenza, nell’offerta non di un prodotto qualsiasi, ma di quello che più identifica Cannole e che porta con sé l’intero patrimonio culturale del paese.

La Pro Loco di Cannole ha dato una forte visibilità al paese poiché ha saputo onorare la municeddha con una grande Festa che rappresenta un classico appuntamento dell’agosto salentino, per alcuni versi, il più suggestivo. Un’occasione unica per respirare l’aria di una vera e propria festa popolare, che propone una cucina tipica al ritmo di musica e folklore, ma anche di storia e cultura.

Durante la Festa della Municeddha, la lumaca può essere gustata in tre preparazioni differenti: al sugo, soffritta e arrostita. Nel corso delle quattro serate previste dalla sagra, possono essere degustati, inoltre, piatti tipici della tradizione salentina accompagnati dal vino rosato Vecchia Torre di Leverano.

Ma la Festa della Municeddha non è solo la meta ideale per chi ama appropriarsi delle tradizioni e del cibo locale. La Festa è anche tanto divertimento raccontato al meglio dall’attenzione particolare che in questa edizione 2016 è stata riservata alla colonna sonora che ha regalato vere emozioni rendendo questi giorni indimenticabili. I palchi presenti sono stati due sui quali si sono alternati ben 10 gruppi ai quali si sono aggiunti una eclettica street band itinerante, la Stella Band Serenade.

I gruppi, formati da valenti musicisti, hanno spaziato dalla musica folk alla musica popolare salentina , dal beat anni ’60 allo ska e al funk. Il palco area stands dal 10 al 13 agosto, ha visto, in sequenza, la presenza dei Tàkorassia, dei Folkalore, degli Sciacuddhuzzi e dei Terre a Sud. Il palco centrale ha visto esordire il 10 agosto per la prima volta a Cannole, I Paipers, con il loro look, lo slang e con la forza travolgente del beat italiano anni ’60 per una serata tutta da ballare. L’ 11 agosto è stata la volta degli Alla Bua, nati dalle esperienze più tradizionali della cultura musicale salentina. Il 12 agosto un graditissimo ritorno. Dopo la loro reunion, tornano a suonare nel paese che li ha visti nascere i Mama Ska. A seguire, la serata del 12 si è conclusa con I Scianari, gruppo di musica popolare salentina. L’ultima sera ha visto sulla scena uno dei gruppi più quotati del panorama musicale salentino e non solo: i Bundamove, band nata grazie all’amore per il funk e per la black music di giovani musicisti, tutti di grande spessore. A chiusura della kermesse, la scena finale è stata un omaggio della Festa della Municeddha ad un gruppo storico di Cannole che ha festeggiato 40 anni di ininterrotto successo: il Gruppo Folk 2000. Un finale che si preannuncia spettacolare e ricco di sorprese.

Questa è stata la Festa della Municeddha 2016. Una manifestazione diventata, anno dopo anno, sempre più un punto di riferimento grazie ad una crescita esponenziale che oggi la colloca tra le sagre più rinomate del territorio italiano sia per l’organizzazione che per la qualità e la bontà dei prodotti.

Da sempre il forte legame identitario di Cannole con la sua Festa della Municeddha, che rimane l’unica sagra delle lumache dell’intero Sud Italia, riempie di orgoglio tutti i cittadini che hanno visto il paese cambiare il proprio status e collocarsi tra le mete turistiche più ambite del Salento.

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