Nuovo appuntamento del ciclo di incontri “Di mafia si è scritto”, organizzato dal Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università del Salento a cura della professoressa Francesca Lamberti, ordinario di Diritto romano, del dottor Ubaldo Villani-Lubelli, assegnista di ricerca, e del dottor Andrea Apollonio, esperto di temi legati alla criminalità organizzata, nel corso del quale vengono presentati libri sulla mafia con una particolare attenzione alla Puglia. Ospite questa volta Petra Reski che ha presentato il suo libro “Santa Mafia. Da Palermo a Duisburg: sangue, affari, politica e devozione” (Nuovi Mondi editore). Petra Reski, giornalista tedesca, ha iniziato la sua carriera come reporter per il settimanale Stern. Attualmente è corrispondente culturale per Die Zeit, Geo, Focus e Merian. In Germania è stata eletta Miglior Giornalista dell’anno nel 2008 nella categoria “reporter” proprio a seguito della pubblicazione del libro “Santa Mafia”. In Italia, per il suo impegno “al servizio dei grandi valori del giornalismo”, ha ricevuto a Nocera Inferiore il Premio Civitas 2009 da parte dell’Associazione ANDE, che premia donne distintesi per il loro impegno nella lotta alla mafia, e l’Amalfi Coast Media Award, premio internazionale di giornalismo. Il libro di Petra Reski è un lungo viaggio di ritorno da Palermo a Duisburg. Nell’edizione originale il libro è uscito censurato per volontà dell’autorità giudiziaria tedesca, intervenuta su richiesta di alcuni personaggi i cui nomi sono ben noti perché figurano nelle informative di polizia (sia italiane che tedesche), nei documenti giudiziari, in numerosi resoconti giornalistici. Tuttavia di loro non si può parlare in un libro: la gente deve continuare a ignorare il problema. L’edizione italiana poteva scegliere di eliminare semplicemente queste parti del testo; invece ha deciso di riportare le medesime righe nere sulle parole che sono costate a Petra Reski intimidazioni e minacce.
2012-05-09