Una battuta di pesca e turismo nelle cristalline acque dello Ionio in una limpida giornata di tramontana. A bordo dello Sparviere, gozzo di mare agli ordini di capitan Gianni, pescatore da generazioni, salpiamo dalla banchina di Porto Cesareo alla scoperta di questa nuova pratica turistica.
Quella di Porto Cesareo è un’Area Marina Protetta tra le più grandi d’Italia: 32 chilometri di costa per 6 miglia marine di profondità. Ecco perché anche la pesca dev’essere un’attività sostenibile e ecocompatibile e va condotta in zone specifiche seguendo regole ben precise.
I turisti presenti sulla barca provengono dal Veneto, dalla Lombardia e dall’Abruzzo e pescano “a bolentino”, cioè con la canna dalla barca, seguendo le istruzioni di capitan Gianni.
Gli ospiti dello Sparviere si divertono e in più il risultato della battuta di pesca non è affatto male: tanto pesce azzurro, ottimo per una perfetta frittura di paranza.
Alla fine della pesca, arriva la parte migliore: messe da parte le canne e le esche, la nostra imbarcazione raggiunge un luogo incantato, sempre nel territorio di Porto Cesareo, chiamato Torre Castiglione.
Si tratta di una delle tante torri di avvistamento che nel 1500 furono erette sulla costa salentina. Il panorama è mozzafiato; e un tuffo e un bagno sono d’obbligo.
Il sole cala sullo Ionio in un tramonto spettacolare e il pesce, infarinato e fritto, finisce sulla tavola dell’imbarcazione. Un finale incantevole per una giornata che i turisti non dimenticheranno tanto presto.