E’ l’unica sagra che “non pizzica ma morde”: la Sagra del Diavolo, nata per dissacrare l’estate del Salento e agiunta alla sua terza edizione, stavolta ospitata nell’Agricola Piccapane, fra le campagne di Cutrofiano.
Una sagra che sembra uscita dritta dritta dagli anni ’70: qui si celebra non uno dei tanti cibi tradizionali del Tacco d’Italia ma un modo di pensare, laterale e alternativo, simboleggiato dal nemico per eccellenza: il diavolo.
I performer si sprecano, con ali d’angelo e trucchi da diavolo. Artisti da strada che traducono le proprie installazioni fra gli ulivi della masseria. Un mercatino di dischi in vinile che sembra uscito direttamente da una discoteca post-woodstock. Mostre fotografiche, esposizioni di pittura e tutta una galleria di immagini che c’è chi definisce vintage e chi semplicemente datate. Non manca nulla per quello che è un vero e proprio festival della cultura alternativa e underground, ospitato nell’agricola Piccapane, azienda specializzata in coltivazioni bio e agriostello che offre solo cibi vegani ed estranei alla filiera industriale.
C’è un pubblico vario e inaspettato, per una manifestazione del genere: molti 50enni nostalgici, ma moltissimi ragazzi e diverse famiglie insieme a tanti fricchettoni. Tutti mescolati nella Sagra del Diavolo.
2014-08-21