La crisi dell’agroalimentare: gli imprenditori chiedono aiuto a Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo. L’occasione è stata importante per mettere in evidenza il difficile momento che il settore sta attraversando ormai da tanto tempo. Si è parlato delle cause dei problemi e le possibili prospettive per la loro risoluzione. Nelle mani di De Castro è stato consegnato un documento che apre la strada ad una strategia comune. L’onorevole De Castro ha illustrato, nell’aula consiliare della Provincia di Lecce, il nuovo Regolamento dell’Unione Europea (n°61 del 2011), che regola le caratteristiche per la commercializzazione degli oli di oliva.
Il Regolamento è relativo alle caratteristiche degli oli di oliva e degli oli di sansa d’oliva, e ai metodi di analisi per accertarne la qualità. In particolare, la nuova norma è finalizzata ad accertare la presenza di oli deodorati (prodotti che evidenziano profili organolettici non idonei al commercio) all’interno delle miscele dichiarate e commercializzate come olio extra vergine.
Questo regolamento sancisce la fine di una frode che consiste nella commercializzazione illegale di oli deodorati “spacciati” per oli extravergine d’oliva, frode che nuoce in particolare al settore agroalimentare salentino, per il quale l’olio extravergine d’oliva è un prodotto primario e distintivo. Si tratta di oli importati da altri Paesi del Mediterraneo e provenienti soprattutto da Tunisia, Algeria, Spagna e Marocco. Tali prodotti saranno sottoposti a severissimi controlli con efficaci sistemi in grado di svelare la presenza dei suddetti oli deodorati negli oli extravergine d’oliva.
Dal primo aprile sarà quindi impossibile trovare sugli scaffali della Grande Distribuzione oli d’oliva di scarsissima qualità a pochi euro, come invece succede in questi giorni, a vantaggio dell’economia salentina.