Un sistema di reti per fermare gli attacchi degli squali: polemiche in Sudafrica

La presenza degli squali nelle acque di KwaZulu-Natal preoccupa le autorità.
Si temono gli attacchi ai bagnanti da parte di questi temibili predatori. Ecco perché gli esperti hanno creato un particolare sistema di “reti da squalo”. In oltre 37 spiagge sono installate queste reti distribuite su più di 300 chilometri. La loro funzione è quella di proteggere le persone dagli attacchi degli squali.
Ma non secondo gli ambientalisti.
Non solo gli squali ma anche tartarughe, delfini e altre creature marine di grandi dimensioni rischiano la vita a causa delle reti.
Inoltre i dati smentiscono l’immaginario comune e suggeriscono che gli squali, in realtà, colpiscono raramente gli esseri umani.
Nel 2019 l’Università della Florida ha registrato circa 100 attacchi a livello globale.
Mentre sono 100 milioni gli squali uccisi dall’uomo ogni anno. Habitat distrutti, pesca, commercio delle pinne. Tutto ciò sta minacciando l’esistenza di questa splendida creatura.
Per questo motivo lo Sharks Board ha deciso di modificare il sistema di reti. Il Centro ha pensato di sostituirlo con delle esche. E’ un tentativo per ridurre la cattura di animali innocui per l’essere umano. Ma la lotta di scienziati e ambientalisti non si ferma.

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